Chiedete al vostro edicolante di fiducia se ha aderito a LeggieVendi. Di che cosa si tratta? Semplice, di una iniziativa che permette a voi lettori di comprare il giornale al mattino e di rivenderlo all’edicolante entro un’ora prestabilita, in cambio della metà del prezzo di copertina. La novità ha pochi giorni: “stanchi dell’immobilismo del settore”, così si dice, gli edicolanti aderenti ai principali sindacati di categoria (Sinagi Cgil, Snag e Usiagi Ugl), hanno deciso di lanciare LeggieVendi. “In pratica il lettore potrà riconsegnare il giornale acquistato all’edicola da cui lo ha comprato, in tempi che dipendono dal prodotto: quotidiano (entro le 13), settimanale (due giorni) e mensile (una settimana), e si vedrà restituire il 50% del prezzo di copertina. Il giornale restituito, divenuto di proprietà dell’edicolante, potrà essere rivenduto a metà prezzo”, si legge su Primaonline.
Facciamo un esempio: mi reco di buon mattino in edicola e chiedo Il Corriere della Sera. Pago 1,50 euro e ritiro il mio giornale fresco di stampa. Lo leggo, lo sfoglio. E volendo, entro le 13 posso tornare in edicola e restituire la copia (che dovrebbe essere in buono stato) in cambio della metà del prezzo di copertina. Mi verranno restituiti 75 centesimi: “Quasi un caffè gratis”, dicono da Wired. In realtà gli edicolanti potranno decidere se aderire e quali giornali (che siano quotidiani, settimanali o mensili) far rientrare nell’iniziativa. In ogni caso, dopo che avrò restituito il giornale, il rivenditore guadagnerà la proprietà del prodotto e la libertà di rivenderlo nuovamente a metà prezzo.
Gli esperti del settore hanno parlato di operazione di marketing, che in teoria dovrebbe spingere i lettori a tornare in edicola e in qualche modo a fidelizzare ancor più i clienti, ma anche di provocazione verso il settore e in particolare nei confronti degli editori e degli operatori della distribuzione.
Io non mi considero di certo un anziano esperto del settore. Ma i giornali li compro e li leggo, e le edicole le frequento. Stento a credere che una simile iniziativa di “giornali di secondamano” possa far rialzare la testa al segmento delle edicole. Ma spingo la mia riflessione oltre, senza la pretesa di dare risposte ma con la voglia di provare a fare delle domande: è mai possibile che in un mondo che guarda sempre più al digitale si lancino simile iniziative che hanno il profumo della naftalina? Credo profondamente che in mancanza di lampi di genio, la cosa migliore da fare è essere un buon osservatore, capace di rubare le idee migliori e in qualche modo farle proprie. Ecco perché LeggieVendi mi sembra solo una mossa politica e poco funzionale: perché dall’altra parte del mondo (come sempre, si potrebbe dire, l’erba del vicino è sempre la più verde) e dell’oceano c’è un giornale, il New York Times, che regala un accesso gratuito per 24 ore all’edizione digitale per chi compra una copia in edicola, con lo scopo di “trasferire la fidelizzazione dalle edicole al web per raddoppiare i ricevi annui sul digitale, fino a raggiungere gli 800 milioni di dollari nel 2020”. Certo, gli edicolanti devono curarsi del loro futuro: ma forse in un momento di pesante dissesto sarebbe meglio ripensare le cose da capo, rimettersi in discussione ancor di più.
Comunque voi, che i giornali li leggete, provate a chiedere al vostro edicolante se aderisce a LeggieVendi. Io lo farò.
👌🏻👌🏻👌🏻👍🏻
Una iniziativa che lascia il tempo che trova; infatti chi è che dopo le ore 13 va a comprare la copia riusata dall’edicola per tanti motivi, tra cui quelli igienico-sanitari…Penso infatti che tale iniziativa venga stoppata dalle Asl cittadine.
Il crollo delle vendite di giornali quotidiani e riviste settimanali e mensile, è determinato in via graduale e crescete dal web, dove in tempo reale puoi seguire fati e avvenimenti in tempo real ed a costo zero.