Quando racconto che lavoro faccio, spesso aggiungo: “Sempre meglio che lavorare”. Non so se le diceva qualcuno di famoso. L’ho sentito dire da alcuni colleghi, di certo meno altolocati ma alquanto validi, e me ne sono subito appropriato.
Sapete perché ho deciso di dare vita a Missione Giornalista? Per raccontare quello che faccio. Prendo spunto da quanto ho inserito nella presentazione di questo blog: “Quando qualcuno mi chiede che lavoro faccio io rispondo: ‘Il giornalista’. ‘Ah’. Bocca aperta. Sguardo perso: un mix di ammirazione e perplessità. Cosa vuol dire ‘fare il giornalista’? Io vi posso dire come io faccio il giornalista. Ecco: da qui nasce l’idea di dare vita a questo spazio, a questo blog. Un diario per raccontare la mia vita professionale. Per raccontarla in primis a me stesso. E in secondo luogo alle persone che possono essere interessate a capire qualcosa in più di questo ‘mestiere’. Racconto di me, di quello che faccio durante il giorno, di quello che scrivo, vedo, fotografo, penso. Perché il mio modo di fare il giornalista, di vivere la professione, è molto diverso da quello di altri colleghi: è diverso da chi per esempio è chiuso nella ‘cucina’ della redazione; da chi fa l’addetto stampa o lavora per un’agenzia di comunicazione. E’ mio, punto e basta: ma ho scoperto da poco il piacere di farlo diventare anche un po’ vostro, cioè delle persone che leggeranno questo blog. Accanto a questa ‘mission’ più di intrattenimento in questo blog proverò anche a fornire informazioni utili a quelli che si cogliono avvicinare alla professione, sia dal punto di vista pratico che da quello dei consigli.
Raccontare è sempre un modo per rendere partecipi gli altri, magari anche informare e formare. Ma è anche uno strumento molto utile a me stesso, per mettere ordine, per fare chiarezza. E oltretutto è un ottimo modo per aggiungere una medaglia (nel linguaggio tecnico dovrei dire “skill”, vero?) al mio curriculum.
Quindi, non mi resta altro che augurarvi buona lettura. Voi, per contro, fatemi un bell’in bocca al lupo.
In bocca al lupo Andrea 😉
Questo blog é un’idea grandiosa.