Missione Giornalista è uno spazio nato per raccontare il mio lavoro, nel senso che vuole essere un diario della professione del giornalista raccontata dal mio punto di vista. E quindi prende spunto dalle mie esperienze lavorative e da quello che quotidianamente vivo, vedo, sento, tocco. Ultimamente la “valigia” delle mie collaborazioni si è riempita di un nuovo vestito: da un paio di mesi ho iniziato a collaborare con Mi-Tomorrow, quotidiano cartaceo, free press tutto milanese. E siccome la formula di Mi-Tomorrow mi piace, è nuova e sembra funzionare, ve ne parlo un po’.
Mi-Tomorrow è un giornale (di più o meno 20 pagine) che esce tutti i giorni feriali: viene distribuito (gratuitamente) dal lunedì al venerdì, nei principali snodi del trasporto pubblico locale (metropolitane e stazioni ferroviarie) e nei luoghi di aggregazione pre-serale della città di Milano. Ha un’altra peculiarità che lo rende davvero diverso dagli altri prodotti free press: esce nel pomeriggio (viene distribuito dalle 17) e nasce quindi con l’intento di raccontare la “Milano di domani”. Da qui il nome della testa. Lo si legge anche nella presentazione sul sito ufficiale: Mi-Tomorrow informa i lettori in merito agli avvenimenti in programma “domani” nella propria città: un “domani” inteso anche come proiezione più estesa del futuro, raccontando eventi, anticipando tendenze e offrendo consigli per vivere al meglio Milano. “Distribuito in 150.000 copie, Mi-Tomorrow accompagna ogni sera il rientro a casa di milanesi”. Ovviamente esiste un sito di riferimento dove vengono ripresi alcuni degli articoli che escono in formato cartaceo ma dove è anche possibile sfogliare il giornale del giorno e gli arretrati. Trovate Mi-Tomorrow anche sui social: Facebook, Twitter e anche su Instagram.
“Il giornale è nato il 22 settembre del 2014: i protagonisti di questa avventura oltre a me sono Piermaurizio Di Rienzo, che è l’amministratore delegato della società, Alessio Viola, che si occupa della parte pubblicitaria, e suo padre Matteo, quello che ha messo sul piatto l’idea”, racconta il giovane direttore Christian Pradelli. L’uscita pomeridiana ha un non so che di noto: “Abbiamo volutamente ripreso il filone abbandonato da ‘La Notte’, il quotidiano che usciva nelle edicole il pomeriggio. Non volevamo fare una brutta copia di quello, anche perché parlare dei fatti della mattina, al tempo di internet, era praticamente inutile. Così abbiamo preferito fare un giornale quotidiano che parla del futuro, del domani, offrendo una panoramica soprattutto sugli eventi del giorno dopo. Così chi lo trova e lo sfoglia, magari uscendo dall’ufficio e tornando a casa la sera, sa come organizzare la sua prossima giornata”.
Un free press che non vuole essere tale e che deve molto al web: “Non ci piace definirci free press, crediamo che la qualità di quello che facciamo alzi il tiro rispetto ai classici prodotti gratuiti che siamo abituati a leggere. E poi – continua il direttore Pradelli -, abbiamo voluto ‘copiare’ il web, cioè avevamo la volontà di mettere internet sulla carta. Lo si vede dalla grafica: abbiamo paginone colorate ma semplici, con tanti box, tante grafiche, colori che distinguono le rubriche. Insomma, una pagina cartacea che ricordi quella on line”. Uno sguardo al domani, pensando a “ieri”, cioè alla storia di Milano: su Mi-Tomorrow ci sono le rubriche meneghine “L’è suces duman” e “E mi el savevi”, quest’ultima creata in collaborazione con il Comune di Milano.
Insomma, questo è Mi-Tomorrow. A me piace. Ho un legame storico con la stampa locale e free press e il “prodottino” non scherza. Quindi se vi dovesse capitare di sfogliarlo, passeggiando per Milano, ricordatevi che lì dentro c’è anche la mia firma…
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