Quando ho deciso di cominciare questa avventura l’ho fatto soprattutto per me. Per me stesso. Faccio, tendenzialmente, il free lance, quindi è nella mia natura il fatto di investire su me stesso, sulla mia persona, sul mio mestiere. Il blog ha trovato la forma del racconto del mio mestiere su più fronti.
Sempre seguendo questa scia, ho deciso di aprire una nuova “categoria”, cioè un nuovo contenitore. Si tratta delle “Storie nel cassetto”. Mi capita spesso di innamorarmi di una storia, di un personaggio: appena ne sento parlare immagino già le mie dita che battono sulla tastiera. Penso all’attacco, alla forma. Penso anche spesso, forse troppo, al fatto che molti di questi personaggi e di queste storie avrebbero la dignità di diventare molto più che un articolo di giornale.
Comunque, tutti questi “sogni nel cassetto” non sempre finiscono nero su bianco, sulla carta oppure on line. Succede che alcune di queste storie non interessino alle redazioni con cui sono in contatto (nonostante in questi ultimi giorni abbia, felicemente, “allargato il mio giro”; ma di questo vi dirò, spero, più avanti).
Ecco allora che qui tutte queste storie non pubblicate possono trovare sicuramente spazio. In una doppia ottica: soddisfare la mia voglia di scriverle e raccontarle, dando loro il giusto risalto; e sperare anche che abbiano la giusta diffusione. Che bello sarebbe sentirsi richiamare da una redazione perché la storia che ho raccontato qui, nel mio blog, è stata “ri-scoperta” interessante e valida. Altrettanto bello sarebbe trovare on line pubblico e condivisioni, magari da altri colleghi.
Ancora questione di sogni. Però, siccome non tutto arriva ma molto bisogna prenderselo, lascio da parte le “ciance” e mi metto sotto. A breve, spero molto a breve, vi racconterò la prima di queste storie.
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